
Carotidi, l'aterosclerosi può compromettere la memoria

Quando l'aterosclerosi colpisce le carotidi a farne le spese può essere anche la memoria. La notizia arriva dall'American Academy of Neurology, che ha anticipato i risultati di uno studio che sarà presentato durante il 66mo convegno annuale in programma a Filadelfia a partire dal 26 aprile. “Se questi risultati saranno confermati in studi più ampi – ha annunciato Brajesh Kumar Lal, esperto della School of Medicine dell'Università del Maryland di Baltimora (Stati Uniti) – avranno implicazioni significative in termini di nuovi bersagli per i trattamenti”.
Lo studio in questione ha valutato attraverso test specifici le capacità di ragionamento e la memoria di 67 pazienti affetti da stenosi carotidea asintomatica, una condizione in cui il diametro interno dell'arteria che porta il sangue alla testa è ridotto dalla presenza di placche aterosclerotiche. In particolare, negli individui coinvolti l'ampiezza della carotide era ridotta del 50%. Le capacità mnemoniche e di ragionamento di questi pazienti sono state confrontate con quella di altri 60 individui con fattori di rischio cardiovascolare – diabete, pressione alta, ipercolesterolemia e malattie coronariche – ma non affetti da stenosi carotidea. E' stato così scoperto che convivere con questa condizione riduce significativamente le performance nei test mnemonici e di ragionamento.
“Fino ad oggi l'obiettivo della diagnosi e del trattamento dell'ostruzione delle carotidi è stato la prevenzione dell'ictus in quanto era l'unico pericolo che si pensava fosse indotto nel paziente da questa ostruzione – ha spiegato Lal, – Questi risultati sottolineano l'importanza di accertare lo stato della memoria e del ragionamento nelle persone con un restringimento della carotide”.