
Colite

Colon e funzioni intestinali
Per comprendere quali sono le ragioni che stanno alla base dell'insorgere di problemi di colite è opportuno conoscere il ruolo e il funzionamento dell'intestino, almeno a grandi linee. Il tenue, primo tratto dell'intestino, è deputato alla scomposizione del cibo predigerito che giunge dallo stomaco ed all'assorbimento dei nutrienti da parte dei villi. Nel tenue vengono riversati i succhi biliari, derivati dall'attività della cistifellea, e gli enzimi digestivi prodotti dal pancreas. Questi ultimi in particolare dovrebbero coadiuvare l'attività degli enzimi contenuti essi stessi negli alimenti. Ogni cibo infatti, se integro, allo stato naturale e cotto a temperature inferiori ai 60o C, contiene una serie di sostanze, in particolare enzimi, utili alla sua stessa digestione. Ciò facilita notevolmente il lavoro dell'intestino tenue e alleggerisce i compiti del pancreas. Nel crasso, di cui il colon costituisce la parte principale, avviene invece il riassorbimento di acqua e di sali minerali e la trasformazione delle scorie in feci, espulse poi dal retto. Il procedere del chimo (la massa derivante dalla digestione degli alimenti) lungo l'intestino è possibile grazie alla peristalsi, ossia i movimenti di contrazione e distensione delle pareti intestinali regolati dalla ricchissima innervazione del sistema nervoso autonomo situata sotto la mucosa intestinale. Come abbiamo visto, il tenue e il crasso hanno due funzioni distinte; oltre che da un punto di vista anatomico essi differiscono inoltre anche per il pH, sempre più alcalino procedendo verso il crasso, e per la flora batterica che li popola….o che dovrebbe popolarli. L'alterazione di questo equilibrio è il principale fattore scatenante l'insorgere della colite.
L'alterazione del delicato equilibrio intestinale
L'alimentazione gioca un ruolo chiave nell'insorgere di problematiche intestinali. Innanzitutto gli eccessi alimentari caricano l'intestino e gli organi deputati alla digestione (pancreas, fegato, cistifellea) di un super lavoro, soprattutto quando i cibi introdotti sono privi di quelle sostanze necessarie alla loro metabolizzazione. è il caso dei cibi raffinati e conservati, di un'alimentazione troppo ricca di cibi cotti, privi di enzimi, povera di fibre, non bilanciata nell'apporto dei vari nutrienti e non funzionale per lo sviluppo adeguato della flora batterica fisiologica. Se, a causa di questo errato modo di alimentarsi, tipico dei nostri giorni e della nostra società e protratto per anni e anni, il tenue non riesce a completare adeguatamente il suo lavoro, è evidente che la peristalsi spingerà nel crasso una massa che il colon non è funzionalmente pronto a ricevere. I residui alimentari indigeriti verranno fermentati e putrefatti dal ricchissimo e variegato ambiente batterico che popola il colon, innescando sviluppo di gas, proliferazioni anomale di microrganismi intestinali, tensioni addominali, alterazioni nella formazione delle feci, stitichezza, diarrea ….in altre parole …colite. Se a ciò si aggiungono l'assunzione frequente/abuso di medicinali, in particolare lassativi e antibiotici, i quali depauperano la flora fisiologica benefica, e le diffuse intolleranze alimentari, spesso non diagnosticate, l'intestino via via diviene un luogo “malato”. I microrganismi patogeni si sostituiscono alla flora fisiologica, i processi putrefattivi e fermentativi prevalgono su quelli digestivi, la permeabilità intestinale si altera, il disequilibrio intestinale (disbiosi) regna sovrano. Lo stress e le emozioni, data la fitta rete di innervazioni che scorre sotto la mucosa intestinale, hanno anch'esse un ruolo determinante nell'aggravamento del disturbo. Le persone ansiose sono spesso maggiormente soggette a colite.
L'approccio per il trattamento di tale diffusissima problematica deve perciò necessariamente tenere conto di tutti i fattori predisponenti, in particolare l'alimentazione e lo stile di vita.
Approccio per il trattamento della colite
La strategia terapeutica si basa su quattro aspetti fondamentali:
1) Favorire la pulizia selettiva dell'intestino, apportare fibre con ottime capacità prebiotiche, fornire all'organismo un pool di enzimi per facilitare i corretti processi digestivi
2) Contrastare lo sviluppo di gas intestinali, evitare le fermentazioni, alleviare la tensione addominale
3) Seguire una dieta adeguata per correggere la disbiosi intestinale
4) Adottare uno stile di vita volto ad alleviare ansie e stress allo scopo di contrastare “l'aggressione” emotiva del tratto intestinale
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